
L’edificio presenta una pianta a croce con un’abside  posta nella parete di fondo e due cappelle laterali costruite nel 1620,  dedicate a Santa Rita e a Sant’Antonio Abate. La sua caratteristica peculiare è  quella di essere un edificio costruito utilizzando un’antica costruzione di  epoca romana, probabilmente un tempio o una cappella votiva, come dimostra la  presenza di una cortina in “opus reticolatum” ancora visibile dall’esterno e  dai ricorsi in “opus testaceum”.
La facciata è impostata su una porta centrale in pietra  grigia e due finestre laterali, poste al centro di due archi ciechi laterizi  facenti parte dell’antica cortina romana. La parte superiore è quasi  completamente rifatta, considerando che l’antico piano di calpestio  dell’edificio era decisamente più basso. Il lato sinistro si unisce ad una  costruzione di epoca moderna.
Nell’abside, posta tra due colonne di stucco in stile  corinzio, è presente un affresco cinquecentesco raffigurante Santa Caterina  d’Alessandria, posta tra San Rocco e San Sebastiano.
In una nicchia posta sopra l’altare è collocata una  statua lignea del Seicento raffigurante Sant’Antonio Abate.
L’edificio accoglie anche i resti mortali di un  importante personaggio vissuto a Trevignano, l’abate Tommaso Silvestri, primo  educatore italiano dei sordomuti, morto nel 1789.
La chiesa è aperta tutti i giorni per il culto dalle 9.00 alle 18.00.